CISTITE: PROBIOTICI E
D-MANNOSIO
Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l’ha già creata. (Albert Einstein)
Sebbene normalmente sia un commensale della microflora intestinale di molti mammiferi, l’Escherichia coli è anche frequentemente associato a numerose malattie infettive, tra cui le infezioni del tratto urinario (UTI); La più comune è, certamente, la cistite.
La cistite ha, infatti, un’elevata incidenza nella popolazione femminile, interessando quasi una donna su due almeno una volta nella vita. Si tratta di un’infiammazione della vescica associata per l’appunto, il più delle volte, ad un’infezione batterica.
A causa dei sintomi urologici invalidanti della cistite quali: disuria, pollachiuria, urgenza minzionale e dolorabilità pelvica, la terapia antibiotica è spesso prescritta, nonostante la scelta del regime antibiotico stia diventando sempre più difficile a causa della crescente resistenza dei ceppi uropatogeni. Fenomeni di cistite, anche sporadici, scaturiscono spesso dal circolo vizioso instauratosi a seguito di terapie antibiotiche ripetute e fallimentari ma possono comparire anche in seguito ad una gravidanza o con l’avanzare dell’età, poiché è noto che la loro incidenza aumenti in seguito al calo estrogenico che si manifesta durante la menopausa e che rende la vescica più suscettibile agli insulti batterici (Foxman 2014).
La migliore terapia antibiotica attualmente a nostra disposizione è solamente in grado di risolvere un episodio acuto di cistite ma risulta quasi completamente inefficace nella prevenzione delle infezioni uro-ginecologiche recidivanti e nel mantenimento di un buono stato di salute dell’apparato uro-genitale; Per questo motivo l’attenzione dei clinici e dei microbiologi è attualmente rivolta alla ricerca di terapie alternative.
Solo negli ultimi anni si è compresa l’importanza dell’integrazione probiotica per la paziente ginecologica, sia come terapia, sia come prevenzione. E quindi, anche di fronte all’enorme offerta di questi prodotti, è necessaria una gestione attenta da parte del ginecologo. Infatti, i microbiomi vaginale e vescicale, proprio come quello intestinale, possono trovarsi in condizione di disbiosi, favorendo lo sviluppo di vaginiti e cistiti recidivanti. Ripopolare qualche volta sia l’intestino, sia la vagina, sia la vescica con probiotici specifici può aiutare a evitare le recidive, riducendo o addirittura prevenendo il danno economico, sociologico e psicologico per le pazienti.
Oltre ai prebiotici il grande alleato nella prevenzione delle recidive e nel sostegno nella sintomatologia acuta è il D-mannosio.
Il D-mannosio, zucchero semplice, è un’importante inibitore dell’adesione di E.coli alle cellule uroepiteliali e permette di ricostruire l’integrità della mucosa vescicale. Ha, dunque, una potenziale utilità clinica per la sua capacità di rafforzare il regime antibiotico in uso nella fase acuta delle UTI e per la profilassi. Può essere facilmente assunto per via orale, in quanto assorbito dal tratto gastroenterico e come gli altri monosaccaridi viene integralmente espulso con le urine.
Redazione Scientifica Omega Pharma
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